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giovedì 26 febbraio 2015

Classifica Fimi settimanale album (Top 20) WK 8


Classifica settimanale WK (dal 2015-02-22 al 2015-03-16)




  1. Il Volo - Sanremo grande amore
  2. Tiziano Ferro -TZN The best of Tiziano Ferro
  3. Dear Jack - Domani è un'altro film-seconda parte
  4. J. Ax - Il bello d' essere brutti
  5. Marco Mengoni - Parole in circolo
  6. Imagine Dragons - Smoke + Mirrors
  7. Gianna Nannini - Hitalia
  8. Annalisa - Splende
  9. Malika Ayane - Naif
  10. Nesli - Andrà tutto bene
  11. Marco Masini - Cronologia
  12. Ed Sheeran - X
  13. Il Volo - The Platinum Collection
  14. Modà - Modà 2004-20014 l'originale  
  15. Bianca Atzei - Bianco e nero
  16. Chiara - Un giorno di sole-Straordinario
  17. Nina Zilli - Frasi & Fumo
  18. Moreno - Incredibile (Sanremo Edition)
  19. Anna Tatangelo - Libera
  20. Vasco Rossi - Sono innocente

mercoledì 25 febbraio 2015

Jovanotti, la musica è cambiata: "Disco? Questo è il mio cloud ricco di canzoni"


Un Jovanotti da guinness dei primati. E' quello del nuovo album "Lorenzo 2015 cc", ora disponibile. Un lavoro imponente, con 30 brani divisi in due cd o tre vinili anche se parlare di formati tradizionali rischia di essere fuoriviante... "Il disco come lo conosciamo non ha senso per un lavoro come questo - dice Lorenzo a Tgcom24 -, io lo immagino più come un cloud dal quale ognuno prende ciò che vuole a seconda dei momenti".

Dal trionfo degli stadi nel 2013 all'uscita odierna, il percorso di Lorenzo è stato lungo e anche accidentato, come da lui scherzosamente immortalato in un'infografica proiettata durante la presentazione dell'album. Presentazione che è stata un evento nell'evento, con lui entrato a cavallo di un motorino e poi impegnato a far scorrere le slide per illustrare la genesi di "Lorenzo 2015 cc" ("So che le slide le usa qualcun altro adesso - ha scherzato lui - ma io sono stato il primo"). 

Una genesi che prima di prendere forma ha dovuto attendere l'euforia post tour, la depressione da "down", fino a una polmonite che lo ha steso ma che poi è stata il punto di partenza di tutto. "Lorenzo 2015 cc" è un disco strabordante, i cui ingredienti sono molto diversi, anche in questo caso illustrati da Lorenzo con un'infografica: "Ci sono canzoni d'amore, canzoni estive, combat song, momenti cantautorali, cinema e narrativa. Rock, Africa, dance, funk, persino momenti da crooner. E infine il caos". Caos che in alcuni frangenti può essere la massima espressione di ispirazione, dove le regole saltano.

D'altro canto questo è un disco che delle regole se ne frega. "Ci sono tanti difetti che potrei elencare io stesso - spiega lui - ma questo è un disco libero, senza condizionamenti, molto istintivo e libero da mode". A partire dal numero delle canzoni che, in un'epoca di usa e getta e di musica fruita velocemente nelle situazioni più disparate, può sembrare una follia o una sfida. In realtà è solo una questione di propospettiva. "E' un problema che mi sono posto anche io - dice -. Sarebbe stato un numero preoccupante pensando a un disco come quelli del passato, "rotondo". In realtà questo lavoro non è fruibile nella maniera tradizionale. Io lo considero più un cloud che un disco, è una nuvola dalla quale uno può far piovere musica quando vuole". 

Ancora una volta dimostra di essere un passo avanti agli altri, prendendosi rischi in proprio. L'unico modo che conosce di lavorare. "Non sento la fatica di 'essere avanti' - dice -, semmai la pressione. Ma è una pressione che mi viene da dentro, è il mio modo di fare le cose. Ho la sindrome di chi deve sempre dimostrare qualcosa. Sono i nervosi quelli che fanno qualcosa, quelli che stanno sulla crepa, sul fulmine".

Con un simile bagaglio di nuova musica come saranno i concerti della prossima estate, dove Lorenzo tornerà negli stadi (con tre date a San Siro)? "Negli stadi non farò più di 5 o 6 pezzi da questo disco - avverte -, scelti in base al tiro o al fatto che sono singoli. Ma in quel genere di concerti la gente viene soprattutto per ascoltare le canzoni che conosce".

Nina Zilli: "solitudine, un 'male' necessario per andare avanti"


Si intitola "Frasi&Fumo" il nuovo album di Nina Zilli. Un lavoro dalle forti tinti soul, anticipato dal brano "Sola". "In questo disco c'è tutto quella che sono io - spiega Nina a Tgcom24 -, con un'ulteriore ricerca musicale che arricchisce il mio bagaglio". E in merito al singolo: "E' dedicato a tutte le persone che hanno il coraggio di affrontare la propria solitudine. E' in quei momenti che capiamo che si può andare avanti".

"Frasi&Fumo" prosegue coerente nel percorso seguito sin qui da Nina, diventando il perfetto crocevia su cui si incontrano tutti i suoi amori e i suoi riferimenti musicali. Il soul targato Atlantic e Motown, in primis, poi il blues e il jazz, la verve e l’incantesimo di grandi cantanti di oltre oceano come Nina Simone ed Etta James. Senza dimenticare la grande canzone italiana degli anni 50 e 60, incarnata da maestri di genere come Paoli, Bindi e tanti altri, qui omaggiata con una cover di "Se bruciasse la città", portata al successo da Massimo Ranieri. Un lavoro importante al quale ha dato un contributo decisivo la produzione di Mauro Pagani. "Sono andata in studio da lui, che ha un valigione musicale, l’abbiamo aperto e ci siamo divertiti a mettere i vestiti alle canzoni" spiega Nina. 

Partiamo dal titolo dell'album: perché l'associazione tra frasi e fumo?

E' il titolo della canzone da cui tutto è partito. E' un brano che parla di un nuovo inizio e ha molto entusiasmo. A me piace buttarmi a capofitto nelle cose però inevitabilmente viene da chiederti cosa accadrà e se le belle parole e le belle emozioni andranno a finire da qualche parte e si perderanno come fumo.

L'immagine ricorda anche un fumoso club di jazz, che potrebbe essere in linea con lo stile dell'album...
Non era quello il riferimento ma se evoca musica buona va comunque bene.

A proposito di buona musica, "Sola" guarda molto al blues e al soul.
Sì, è un "bluesaccio", uno standard. L'ho scritto di getto perché è una canzone molto viscerale e totalmente autobiografica. "Sola" è un po' l'epilogo di un momento che ho vissuto.

Questo album è la fotografia di una fase della tua vita?
Sì, esattamente. E voglio dedicare in particolare "Sola" a tutti quelli che hanno il coraggio di affrontare la propria solitudine. E' brutto e fa malissimo ma alla fine questo incontro con noi stessi va fatto perché è terapeutico. Nello stare male riesci a trovare la forza per tirare su la testa e fare quel passo avanti che ti fa lasciare tutto alle spalle.

Credi che il confronto con noi stessi sia quello più difficile?
Sì, perché non possiamo raccontarci bugie. Possiamo raccontarle a tutti ma quello con noi stessi è un confronto impietoso. Poi nella definizione sociale per una donna la solitudine è ancora più dolorosa. In realtà io non credo nella suddivisione dei generi, la solitudine è una brutta bestia per tutti.

Una brutta bestia ma utile...
La vita è una e non bisogna accontentarsi. A volte restiamo legati a una persona o a delle relazioni solo per la paura di restare soli e non avere appigli e sostegni. Bisogna invece non temere di restare soli: è peggio stare in una situazione che non ha senso.

Hai detto che l'album è molto personale. C'è un argomento che non riesci a trattare in una canzone perché troppo privato?
Certo, più di una canzone tra quelle che ho scritto è poi rimasta nel cassetto per una questione di pudore. Però la verità è l'elemento in più in una canzone: più è vera e più ti arriva. Per questo alcuni brani ti colpiscono e sembrano scritti apposta per te. Però quando sei tu il veicolo, certe cose sono difficili da esporre al pubblico...   

martedì 24 febbraio 2015

Anna Tatangelo: "Adesso sono finalmente libera di essere me stessa"


Si intitola "Libera" l'album con il quale Anna Tatangelo torna a quattro anni dall'ultimo lavoro di inediti. Un disco molto vario, che va dal romanticismo della title track, presentata a Sanremo, alla dance di "Muchacha" e "Inafferrabile". "Mi sento davvero libera di essere me stessa dopo anni in cui il gossip aveva sopravanzato la musica - dice a Tgcom24 -. In questo album ci sono tutte le mie sfaccettature, alcune anche completamente inedite".

In copertina si presenta elegantissima chiusa in una voliera, come Vanessa Paradis in un celebre spot degli anni 90. Ma Anna Tatangelo quella gabbia oggi sembra essersela tolta di dosso. "Libera" è un album variegato, il ché lo si capisce già scorrendo l'elenco degli autori: si va dal re Mida della musica pop italiana Kekko Silvestre a Gigi D'Alessio, da apprezzatissimi giovani emergenti come la coppia Federica Cambia-Daniele Coro, a professionisti navigati come Fabrizio Berlincioni. Con la ciliegina sulla torta della cover di "Dio come ti amo" di Domenico Modugno, portata a Sanremo, dove Anna non è però riuscita ad accedere alla finale. "Mi sono comunque divertita - dice lei -. Mi sono presentata gasata, avevo voglia di dare il massimo. In questo momento è come se cantassi la libertà di essere me stessa dopo tanti anni di pregiudizi e polemiche inutili. Torno finalmente al primo amore che è la musica.

In cosa ti senti davvero libera oggi?
Prima facevo le interviste e su cinque domande quattro erano sulla vita privata. Per me tornare a parlare di musica è gratificante.

L'anno scorso "Muchacha" ha messo in mostra una Anna più dance, mentre a Sanremo ti abbiamo vista elegante...
L'album presenta moltissime facce di Anna. Credo che la musica sia un tramite per esprimersi in tutte le proprie sfaccettature. Per esempio "Libera" è una canzone d'amore mentre "Muchacha" era una canzone divertente ed estiva dove giocavo con la femminilità.

Tra le varie sfaccettature ce n'è una che in questo momento ti rappresenta meglio?
C'è una canzone che richiama un po' la dance, "Inafferrabile", che è totalmente diversa da tutto ciò che ho fatto fino ad ora. Mi piace sperimentare anche perché dalla mia ho l'età: ho 28 anni e quando ho fatto il primo Sanremo ne avevo 15, nell'arco degli anni ho potuto così spaziare per cercare una mia via.

E l'hai trovata quella via?
Oggi sto trovando una mia dimensione. Con il tempo diventi donna, diventi mamma. Giochi e ti diverti e sei più cosciente di quello che fai. Capisci anche i meccanismi dei giornalisti: mentre prima andavo un po' allo sbaraglio e mi ammazzavo con le mie mani...

Se ripensi all'Anna che ha esordito a 15 anni cosa pensi?
Che avevo una gran bella faccia tosta! A 15 anni sono salita sul palco di Sanremo con una grinta e una sicurezza incredibili. Merito anche dell'incoscienza di quell'età. Quando hai tanta esperienza diventa una responsabilità, in quel momento invece non mi conosceva nessuno e quindi sono andata a tutto spiano. Pensavo solo alla mia famiglia, al fidanzato che mi aveva lasciato e ai compagni di scuola. E invece poi ti rendi conto che riesci ad arrivare a tantissima gente.

Hai in cantiere anche un progetto televisivo...
Sì, è un programma che andrà in onda su Italia 1 e si intitola "About Love". Abbiamo fatto un giro per l'Italia raccontando storie la cui linea portante è l'amore. Storie anche sofferte ma che grazie all'amore riescono a risolversi. E' stata un'esperienza di quelle che ti rimettono con i piedi per terra.

lunedì 23 febbraio 2015

Lorenzo Fragola: "Il vero me lo vedrete solo con l'album"


Come stravolgere la propria vita in meno di un anno. Lorenzo Fragola, vincitore dell'ultima edizione di X Factor è passato dal Festival di Sanremo con il brano "Siamo uguali", subito balzato nella top ten dei singoli più venduti. Tutto in attesa di pubblicare l'album di debutto al quale sta lavorando. "Ho voluto fare le cose con calma - dice a Tgcom24 - perché sarà il mio vero modo di presentarmi al pubblico, finora è arrivata solo una piccola parte".

Un anno fa di questi tempi era un altro mondo. Avresti mai pensato di trovarti a questo punto?
Ci ho sempre sperato. È tutto quello che ogni ragazzo che canta desidera e spera di fare. Poi tutto quello che sta succedendo mi sembra un'emozione nuova. Che sia un'intervista, delle foto, un'esibizione, è qualcosa che mi metto nel bagaglio e mi fa maturare.

Con Fedez hai instaurato un rapporto importante. Cosa rappresenta per te?
Sono felice perché non è da tutti avere un rapporto di un certo tipo con delle persone. Abbiamo un bel rapporto di amicizia, mi ha aiutato a completare l'ultima parte del brano. Sono molto felice del rapporto che abbiamo.

Tra l'altro voi fate due generi di musica apparentemente molto lontani...
Ma tutti. Anche io e i ragazzi del Volo apparteniamo a generi diversi ma questo non ci impedisce di confrontarci e scambiarci pareri e punti di vista.

Stai lavorando all'album?
Piuttosto che farlo uscire in concomitanza con Sanremo ho preferito prendermi un po' più di tempo. Essendo il primo lavoro è il modo in cui uno si presenta alla gente e perciò devo essere sicuro al 100% di quello che faccio. Abbiamo lavorato anche nei giorni del Festival, approntando uno studio in una camera d'hotel. Nelle pause ho lavorato incidendo e scrivendo.

Cosa dobbiamo aspettarci?
Sarà un po' in italiano e un po' inglese. La maggior parte dei brani saranno miei. Però anche le canzoni di cui non sono autore avranno il mio intervento. Questa è stata l'unica condizione per incidere dei brani perché se devo cantare dei pezzi che non sento miei meglio che non li faccia.

La gente ti ha conosciuto a X Factor e al Festival. Credi che l'album possa aggiungere qualcosa?
Una fotografia dà una sola idea di una persona, cristallizza quel momento. Invece il bello di un album è che ti presenta un'immagine più completa, fatta di tanti istanti. Il singolo brano di Sanremo, o uno di X Factor, comunque fa arrivare solo una piccola parte di me mentre l'album arriva in maniera più diretta.

Kutso: "Siamo molto più seri di quanto pensiate!"


Al Festival sono stati una travolgente anomalia, tra travestimenti e una canzone, "Lisa", che affrontava il tema sesso da un punto di vista meno etereo di quello a cui Sanremo è abituata. I Kutso si sono rivelati così al grande pubblico e il risultato è che in radio stanno andando a mille. "Attenti - avvertono loro parlando a Tgcom24 -, non siamo dei mattacchioni che cantano cavolate: i nostri riferimenti sono Rino Gaetano, Battisti e Gaber".

Con alle spalle una robusta gavetta live (il loro tour si chiama non a caso "Perpetuo tour") e un album pubblicato nel 2013 ("Decadendo su un materasso sporco") nell'ambito indie, sono arrivati al Festival di Sanremo quasi per caso, grazie all'incontro con Alex Britti, che ne ha prodotto la canzone. "La canzone infatti non era nata per Sanremo - spiegano -. La dovevamo mettere sul precedente disco. Ma poi abbiamo pensato di non sprecarla". 

Come è nata la collaborazione con Britti?
Quella con lui è una storia diluita nel tempo Nel 2006 collaboravamo con lui parallelamente alla nostra attivitò live. Ma poi noi abbiamo attivato un percorso nostro che ci ha portato a fare tante cose.

E poi vi siete ritrovati...
Noi siamo un gruppo che viene dall’ambiente indie. Il disco contiene sia brani con cui abbiamo lavorato con Alex sia cose nuove. non stavamo pensando a Sanremo perché siamo fuori dal coro e mai avremmo pensato che potesse adattarsi a questa situazione. Alex ci ha dato l’opportunità che da soli non avremmo mai avuto, perché un’etichetta che ti presenti è fondamentale. 

Cos'è cambiato dal primo album a "Musica per persone sensibili"?
In questi due anni abbiamo fatto di tutto, da Caparezza a Gogol Bordello al Primo Maggio. Questo disco ripercorre la linea tracciata dal primo ma è più rock. Il paradosso è che siamo andati a Sanremo proprio adesso che avevamo un disco più rock. 

Visto come vi proponete, a dispetto del titolo, la vostra non sembrerebbe musica adatta a persone sensibili...
In realtà questo doveva essere il titolo del primo disco. Poi abbiamo fatto delle foto in cui ci gettavamo su dei materassi sporchi. Ma quel titolo lo abbiamo tenuto da parte e ora è venuto utile. 

Come definireste la vostra musica?
Ha più livelli di fruizione: a un primo ascolto molto semplice e superficiale, può dare un piacere irrazionale. Ma se ci si sofferma ad ascoltare le canzoni con più attenzione, magari in solitudine, ci si accorge che i testi sono l’espressione del marcio che ci circonda. 

Quindi non sono così spensierati come si potrebbe pensare?
Quello che vorremmo arrivasse è che non siamo semplicemente dei mattacchioni che scrivono cavolate. Viviamo sul contrasto tra una musica solare e gioiosa e testi cupi, che spesso contengono invettive contro tutto e tutti. Ci piace l’effetto colpo di scena, ma non il comico per forza di cose. "Elisa" per esempio fa il verso al cliché del del divario tra l’uomo e la donna ma è anche un pretesto per prendere in giro le canzoni d’amore con i luoghi comuni che si portano dietro. Basta immagini auliche! Abbiamo riportato la vicenda al carnale. 

Avete dei punti di riferimento?
Più di uno. Quello che abbiamo l'ambizione di fare è mettere insieme il nonsense di Rino Gaetano, con la sensibilità di Battisti-Mogol e il cinismo di Giorgio Gaber.

Emma ed Elisa sono le coach di #Amici14


Gli indizi seminati sui social portavano ad Elisa, ora arriva la conferma ufficiale. Durante l'appuntamento pomeridiano di "Amici" su Canale 5, infatti, Maria De Filippiannuncia: "Sarà Elisa a sfidare Emma nel serale, è lei il nuovo direttore artistico". La cantante, emozionata, arriva in studio e sottolinea: "Provo una grande emozione e paura, ho deciso di venire qui per provare ad aiutare questi artisti".

"Per me è davvero un onore - dice Maria - e penso lo sia per i ragazzi e per il pubblico a casa. E' qui per far conoscere una parte di se che normalmente non viene vista, non è qui per vendere più dischi. E' molto pignola, attenta e rispettosa della musica". Elisa ringrazia e assicura: "Quando c'è una passione, l'unico modo per sopravvivere bene ai successi e ai fallimenti è quello di fare le cose in cui credi". 

Quindi è il momento di Emma, che dopo Sanremo torna a ricoprire il ruolo importante nel talent che l'ha scoperta: "Quest'anno sono qui perché c'è Elisa, posso imparare tanto guardando te, ti ho sempre stimato come artista e anche come persona so di potermi fidare, possiamo fare questa esperienza insieme per il bene dei ragazzi, con il massimo del rispetto e della lealtà". Adesso può cominciare la sfida con la scelta dei ragazzi.

Oscar 2015, trionfo per "Birdman"


Serata di gala per il cinema mondiale a Los Angeles, dove sono stati assegnati gli Oscar. Il miglior film è "Birdman", di Alejandro Inarritu, che si è portato a casa anche la statuetta per miglior regista. Migliori attori protagonisti sono stati Eddie Redmayne ("La teoria del tutto") e Julianne Moore ("Still Alice"). Premio all'italiana Milena Canonero per i costumi di "Grand Budapest Hotel".

Un'edizione degli Oscar dove è mancato il consueto asso pigliatutto ma dove il film di Inarritu esce sicuramente vincitore. "Birdman" si porta infatti a casa quattro statuette come "Grand Budapest Hotel", ma i suoi premi sono di maggior peso, avendo vinto oltre a miglior film e regia, anche nelle categorie "miglior sceneggiatura" e "miglior fotografia".

Il trionfo del regista messicano è stato annunciato da Sean Penn, che ha consegnato la statuetta per il miglior film, con una battuta decisamente politically uncorrect. Aprendo la busta infatti ha esclamato: "Chi ha dato la green card a questo figlio di p...". Delusione per Michael Keaton, protagonista del film, che si è visto soffiare la statuetta da Eddie Redmayne. Se per Keaton l'Oscar resta un sogno, Julianne Moore invece ce l'ha fatta a portarsi a casa il suo, per la prima volta nella carriera. Tra gli attori non protagonisti nessuna sorpresa: vincono J.K. Simmons per il suo ruolo di un insegnante di musica in "Whiplash", mentre Patricia Arquette porta a casa l'unica statuetta assegnata a "Boyhood" di Richard Linklater, il grande snobbato della serata.


Oltre al premio a Milena Canonero c'è stato un altro pezzetto di Italia nel corso della cerimonia presentata da Neil Patrick Harris (che a un certo punto si è presentato in mutande...). Nella tradizionale rubrica che ricorda agli Oscar gli scomparsi durante l'anno, "In memoriam", sono state inserite Virna Lisi e Anita Ekberg, insieme a Robin Williams, Rod Taylor, Alain Resnais, Gabriel Garcia Marquez, Laurent Bacall, Michey Rooney, Paul Mazursky e tanti altri. Peccato che tra questi sia stato dimenticato Franco Rosi.

Tra le delusi di questa edizione, oltre al già citato "Boyhood", sicuramente c'è il film di Clint Eastwood, "American Sniper", che presentatosi all'appuntamento con sei nomination torna a casa solo con il premio per il miglior montaggio sonoro.

venerdì 20 febbraio 2015

Laura Pausini, stella a Miami con il premio Lo Nuestro alla carriera



Laura Pausini ha ritirato a Miami il premio Lo Nuestro alla carriera, riconoscimento internazionale che ogni anno viene assegnato ai più importanti esponenti della musica latina. Laura si era guadagnata anche altre 3 nomination: Pop-Album, Pop-Artista Donna e Tropical-Colaboriacion per "Se fuè". "Dedico il premio a mio babbo. Devo tutto a lui, ai suoi consigli - ha commentato lei -, ai suoi insegnamenti, amante della musica e non del successo".



"Io volevo essere come lui, una cantante di piano bar (possibilmente in Romagna cosi' la notte potevo tornare a dormire a casa). E non importa davvero se invece che in un ristorante oggi io posso viaggiare per il mondo. Quello che importa davvero è che io ho realizzato il mio sogno: io sono una cantante", ha dichiarato sui social la cantante.

L'artista romagnola si era già aggiudicata un Lo Nuestro nel 1995, a soli 2 anni dalla vittoria al Festival di Sanremo, come Miglior artista pop emergente, ricevendo poi altre due statuette, nel 2006 e nel 2010 sempre come Artista Femminile Pop dell'anno. 

Prima di arrivare a Miami, Laura si è esibita per la prima volta nella carriera in Australia a Melbourne e a Sydney e in Russia a Mosca, davanti a migliaia di fan che hanno cantato con lei i suoi più grandi successi.





giovedì 19 febbraio 2015

Classifica settimanale WK 7 (dal 2015-02-09 al 2015-02-15)


1) TZN – The Best Of Tiziano Ferro – Tiziano Ferro
2) Dear Jack – Domani è un altro film (seconda parte)
3) Il bello d’esser brutti – J-Ax
4) Parole in Circolo – Marco Mengoni
5) Hitalia – Gianna Nannini
6) Andrà Tutto bene – Nesli                                             
7) Splende – Annalisa
8) Cronologia – Marco Masini
9) Modà 2004/2015 L’Originale – Modà
10) X – Ed Sheeran
11) Sono Innocente - Vasco Rossi

12) Naif - Malika Ayane

13)  L'abitudine di tornare – C. Consoli

14) Love - Giovanni Allevi

15) Frasi & Fumo - Nina Zilli

16) D'amore - Claudio Baglioni

17) Bianco e nero - Bianca Atzei

18) The endless river - Pink Floid

19) Pop-Hoolista - Fedez

20) Status - Marracash


mercoledì 18 febbraio 2015

Amara - Credo (video ufficiale)


TESTO:

Credo nei sogni li accarezzo con le mani
credo nel sole che mi scaldi anche domani
credo nei santi a quelle mie parole al vento
credo all’infinito amore che poi nasce in un momento
magari proprio quando ormai non ci credevi più
che non pensavi neanche che potessi essere tu
e credo nei bambini nelle loro madri
alla bellezza dei colori incorniciata dentro ai quadri
a quelle discussioni che si fanno dentro ai bar
ad ogni strada presa che non so mai dove va.
E amore credo a quello che mi hai dato sempre
mi ritrovo nei tuoi occhi ma mi perdo tra la gente
amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome
non posso che stare in silenzio se parla l’amore
è pioggia di luce battente che illumina il cuore
non posso guardarti negli occhi.
Credo alla storia che non ci hanno raccontato
agli occhi lucidi se sono emozionata
credo alle avversità del tempo che ci rende grandi
alla nostra vicinanza quando siamo più distanti
alle ali forti della mia testarda libertà
al buio della notte quando accende la città
al mio passato che è passato e non l’ho persa
e anche se oggi son diversa orgogliosamente questa
credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo
perché ogni luce è buona per accendere quel buio.
E amore credo a quello che non so scordare
amore resta amore, amore non te lo dimenticare
e amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome
non posso che stare in silenzio se parla l’amore
è pioggia di luce battente che illumina il cuore
non posso che stare in silenzio.
Credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo
perché ogni luce è buona per accendere quel buio
e amore credo a quello che non so scordare
amore resta amore, amore non te lo dimenticare.

Anna Tatangelo - Libera (video ufficiale)


TESTO:

Sorridere alla pioggia mentre bagna e cade
Morire in un tuo bacio senza respirare
E perdermi come una goccia
In mezzo alle tue braccia
In mezzo al mare
Guardare le paure
Bruciare dentro il sole
E sentire che con te
Sono Libera
Libera
Come una nuvola nel vento
Che si dondola
Unica, Unica
Come la luce della luna quando illumina
Trovar la pace solamente in un tuo abbraccio
E non accorgersi di come corre il tempo
Sentirsi come un fiore
Incapace di appassire
Solo se mi guardi tu
E guardare le paure
Bruciare dentro il sole
Sentire che con te
Sono libera
Libera
Come una nuvola nel vento
Che si dondola
Unica, Unica
Come la luce della luna quando illumina
E se dicessi
Un'altra volta che vuoi rimanere
Ripetilo per tutto
Il tempo che rimane
Sono Libera
Libera
Come una nuvola nel vento
Che si dondola
Unica, Unica
Come la luce della luna quando illumina
Unica, Unica
Come la luce della luna quando illumina

Raf - Come Una Favola (video ufficiale)



TESTO:

Sei tu, l'unica per me
Non c'è niente di simile
Un giorno sei entrata nei miei sogni
E hai reso tutto possibile
E ho imparato tra sogni e realtà imprevedibili
Che l'amore esiste anche di là dei nostri limiti
Sei tutto quello che voglio
Anzi sei molto di più
E a quanti dei miei problemi
La soluzione dei tu
Vorrei che fosse per sempre
Come una favola
A cui non crede nessuno
Soltanto io e te
C'è sempre una strada sai
Davanti a noi
Attraversando spirali di un mondo in disordine
Puoi inventarne un'altra se vuoi
Finché vedrò le api che si posano sui fiori
Mentre le nuove disegnano il cielo
Ovunque andrai io ci sarò perché
Perché è di me che hai bisogno
Ed io ho bisogno di te
Perché siamo parte di un sono
Perché è tutto quello che c'è
E sarà sempre per noi
Come una favola
Stringimi forte perché
Ti farò girare girare girare volare
E splenderemo per sempre
Milioni di anni luce come pianeti
Oltre la gente oltre l'invidia
Di chi questo mai avrà
E splenderemo per sempre
Sei tutto quello che voglio
Tu sei molto di più
E ai miei perché
La risposta sie tu
Vorrei che fosse per sempre
Come una favola
Come una favola
E girare girare e volare
Una vita si può raccontare
Come una favola
Come una favola


lunedì 16 febbraio 2015

Annalisa: "Sono cresciuta e adesso sento che la mia carriera Splende"


Annalisa è cresciuta. La cantante rivelatasi con "Amici" ha pubblicato il suo quarto album "Splende", che segna per lei una svolta e che contiene il brano presentato a Sanremo, "Una finestra tra le stelle". "Ora sono più consapevole di ciò che sto facendo - spiega lei a Tgcom24 -, ho seguito questo lavoro in ogni dettaglio e mi sono messa in gioco come autrice: è il punto di arrivo di un importante momento di crescita personale e professionale".

Tra le cantanti uscite dai talent Annalisa è tra quelle con il talento più cristallino. Timbro pulito, tecnica perfetta e potenza invidiabile. Se un difetto lo si deve trovare alla vocalist di Savona è quella di avere avuto sino a questo momento un percorso poco nitido, con cambi di stile abbastanza evidenti, alla ricerca di una strada precisa da percorrere. Quella che sembra aver trovato oggi in "Splende", un lavoro importante sotto molti punti di vista. Intanto perché si è fatta ancora più salda la collaborazione con Kekko Silvestre, produttore insieme a Diego Calvetti, e autore di alcuni brani, come quello sanremese. Ma soprattutto perché Annalisa ha deciso di mettersi finalmente in gioco anche come autrice, seguendo passo passo tutta la lavorazione del disco, anche nei mimini dettagli. Insomma, "Splende" è forse il primo disco veramente di Annalisa fino in fondo. "Sono doppiamente orgogliosa - spiega lei -, questo disco è la cosa più importante per me ora e non vedevo l'ora di farlo sentire a tutti". 

La collaborazione con Kekko prosegue felicemente...
Sì, con lui c'è grande sintonia. Perché a differenza di altri autori che tengono le canzoni nel cassetto pronte a ogni evenienza, lui scrive apposta per te, ti cuce addosso il brano. E infatti "Una finestra tra le stelle" è la canzone che mi più mi rispecchia. 

Però questa volta sei anche autrice di molti brani. Come mai questo passo? 
In realtà autrice lo sono sempre stata ma fino a oggi non mi sembrava giusto mettermi in gioco perché credo che le cose vadano fatte per gradi. Oggi mi sento cresciuta abbastanza da mettermi in gioco. Quando scrivo lo faccio perché qualcosa mi ha smosso, sono molto istintiva. Sono grata a Kekko per il lavoro che ha fatto anche perché ha scritto dopo aver ascoltato molto di quello che avevo realizzato io.

A Sanremo hai presentato la cover di "Ti sento" dei Matia Bazar, che è anche nell'album. Come mai hai deciso di rifare quel brano?
Ho sempre amato Antonella Ruggiero e i Matia Bazar. E poi in piccola parte perché quella canzone è del 1985, l'anno in cui sono nata, quindi lo sento particolarmente. Nel rifarlo l'intenzione non era quello di andare a toccare quanto fatto nell'originale, perché perfetto, ma scegliere un tipo di arrangiamento completamente diverso. In un caso come questo meglio evitare paragoni perché sarebbero sempre in perdita. 

Nei testi dell'album emerge spesso il concetto di "crescita" ed "evoluzione". Se ti guardi indietro cosa rimproveri alla Annalisa di qualche tempo fa?
Sicuramente il non essermi occupata di tutto nei minimi dettagli. Non è una cosa richiesta ma se non lo fai che senso ha questo mestiere? Devi essere partecipe per imparare e crescere.

Per "Splende" quindi ti sei comportata diversamente? 
Sì, adesso cerco di partecipare a tutto, anche le sessioni di batteria anche se non c'entro nulla. Avere un rapporto diretto con chi sta lavorando con te è importantissimo per essere sicura di cosa stai facendo e sentire il lavoro veramente tuo. 

Come è cambiata la tua vita con il successo?
I meccanismi della vita privata non sono cambiati. I miei amici mi scrivono le stesse cose che mi avrebbero scritto sei anni fa, ci sentiamo allo stesso modo. Certo, tra una cosa e l'altra ci sono un sacco di cose da fare ma appena posso torno a essere la ragazza che si esibiva nei club di Savona. 

domenica 15 febbraio 2015

#Sanremo2015 : Emma e Arisa vallette, per me è si


Se la 65esima edizione del Festival di Sanremo è stato un successone (è il più visto degli ultimi 10 anni) non è merito solamente di Carlo Conti (voto 9) ma anche delle "sue ragazze". 
Emma (voto 8) ed Arisa (voto 8) le ultime due donne vincitrici del Festival (2012, Emma con "Non è l'inferno ed Arisa nel 2014 con "Controvento") non hanno per niente sfigurato e non ci hanno fatto neanche rimpiangere "le bellone" di turno che non sanno spiccicare una parola.
Scommessa vinta perchè non è facile salire su quel palco così importante e per di più in un ruolo non loro, subire critiche (poco costruttive), attacchi, offese.. 
Hanno fatto il loro meglio, sempre con il sorriso, hanno alternato momenti di ansia, emozione e tensione a siparietti comici. Sono state giuste, non hanno strafatto, sempre un passo indietro al presentatore, come è giusto che sia. 
Nella prima serata ci hanno regalato un duetto sulle note de "il carrozzone", hanno ricordato i più Grandi della musica italiana, hanno emozionato, hanno dimostrato di essere delle Artiste.
Per quanto riguarda il look, io sono ignorante in materia, lascio parlare gli altri, però il mio parere lo dico, ho visto due FIGHE sul palco (citando Emma).

La semplicità vince sempre: Emma ed Arisa vallette a Sanremo 2015, scommessa vinta!

#Sanremo2015 : commenti e voti post finale


Il trio 'Il Volo' vince la 65esima edizione del festival di Sanremo. Al termine di una serata segnata dalla presenza di grandi ospiti, tra cui Will Smith e Gianna Nannini, sono rimasti in gara Nek con "Fatti avanti amore" , Malika Ayane con "Adesso e qui (nostalgico presente)" e Il Volo con "Grande amore". La parola e' quindi passata alla giuria demoscopica, alla giuria di esperti all'Ariston e al televoto.

BOTTO DI ASCOLTI PER LA FINALE - Finale con il botto per la 65° edizione del Festival di Sanremo condotto da Carlo Conti: ieri sera la media degli spettatori su Rai1 e' stata di 11 milioni 843mila, con un incremento di 2 milioni 496mila rispetto alla finale di un anno fa. La media share di ieri e' stata del 54,21%, cioe' quasi undici percentuali superiore a quella di un anno fa. Una conclusione quindi sull'onda lunga di un successo di asclti cominciata gia' dalla prima serata, quella di martedi' scorso e proseguita senza intoppi fino alla finalissima di ieri.

Classifica finale:


  1.  Il Volo (voto 6)
  2.  Nek (voto 8)
  3.  Malika Ayane (voto 7.5) 
  4.  Annalisa Scarrone (voto 7.5)
  5.  Chiara Galiazzo (voto 7)
  6.  Marco Masini (voto 7)
  7.  Dear Jack (voto 6.5)
  8.  Gianluca Grignani (voto 6)
  9.  Nina Zilli (voto 6-)
  10.  Lorenzo Fragola (voto 6-)
  11.  Alex Britti (voto 5)
  12.  Irene Grandi (voto 6.5)
  13.  Nesli (voto 7)
  14.  Bianca Atzei (voto 5)
  15.  Moreno (voto 6-)
  16.  Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (voto 6-)

Sulla vittoria de Il Volo non sono d'accordo ma il pubblico è sovrano, avrei preferito Nek che comunque con la sua "Fatti avanti amore" ha fatto il botto: premiato al primo posto nella speciale classifica di Rtl 102.5, vincitore della serata "cover" al festival, vincitore per il miglior arrangiamento e del premio sala stampa e tv "Lucio Dalla".
Buon risultato per Malika Ayane che con "Adesso e qui" ottiene il secondo posto e il premio della critica. Bene Annalisa con "Una finestra tra le stelle". INACCETTABILE ED INAMISSIBILE Nesli in tredicesima posizione con "Buona fortuna amore", una dei brani più belli del Festival.

Missione compiuta per Carlo Conti (voto 9), il suo scopo era di scegliere canzoni che sarebbero rimaste in testa e che sarebbero state passate in radio ed è così per quasi tutti i singoli.



sabato 14 febbraio 2015

Moreno - Oggi Ti Parlo Così (video ufficiale)



TESTO:

Io mi odio, mi provoco
Sto fermo e non mi muovo
Il tempo non mi passa e non ti dico che lo ignoro
Il tempo prende il volo in un momento
Prima mi sento solo e poi contento
Ma non è un passatempo è un lavoro
E' la passione il pass per arrivare al cuore e tenerlo vivo come un by-pass
Si frà dai gas abbiamo il telepass come
Quella volta là eravamo ancora a spasso
Sul Tom Tom via del successo
Poi non so cosa è successo
Sarà che non ho mai dato nulla per scontato
E puntato su chi mi ha raccontato qualcosa di vero
Zitto per zitto significa segreto
Dritto per dritto e un concetto concreto
Se vedi tutti fermo comfermo sorpreso
Il tempo è sospeso.
Crudo, spietato, diretto
Ma sempre fin troppo sincero
Sono fermo a quel momento
Quando tu mi hai detto
Crudo, spietato, diretto
Oggi ti parlo così
Zitto per zitto significa segreto
Dritto per dritto e un concetto concreto
Se vedi tutto fermo confermo sorpreso
Il tempo è sospeso
Non so un momento quanto dura
So che la vita è dura e una fatica antica tortura
Vorresti bloccargli il tempo Nakamura
Un'armatura è distrutta dopo una brutta figura
E oggi mi sento freddo per questo parlo schietto
Parto diretto come sul dischetto
Almeno te l'ho detto sincero di petto
Sei rimasto troppo indietro
Adesso non ti aspetto più
Spesso ti penso mi chiudi
Mi autoescludo nel buio
Mi sento messo a nudo
Crudo questo progetto spreme sul serio
Ti rende un oggetto e oggetto del desiderio
Yeah non c'è niente di male ma quando
Loro ti diranno che non sei male affatto
E' la storia di un ragazzo cresciuto sull'asfalto
Che punta in alto dove il cielo è blu cobalto.