Cerca nel blog

mercoledì 6 febbraio 2019

#Sanremo2019 : ecco cosa ne penso




È iniziata ieri la sessantanovesima edizione della canzone italiana ed oggi è tempo di pareri. Comincio con il dire che musicalmente è un bel festival. Ho riascoltato tutte le canzoni ed è stato piacevole. Ogni canzone ha una sua dignità e rispecchia quel determinato artista. Penso che nessuno abbia deluso ma pochi abbiano stupito.

Comincerei con Ultimo, un mio pupillo da sempre. Ho cominciato ad ascoltarlo prima ancora che facesse il boom (meritatissimo). Mi piace la sua scrittura, penso che possa arrivare veramente molto lontano, forse un paradosso visto che in meno di un anno di popolarità ha raggiunto traguardi che a volte neanche in anni e anni di carriera si raggiungono. “I tuoi particolari” è una bella canzone, può vincere ma io mi aspettavo leggermente di più proprio perché ho nelle orecchie altre cose sue, a mio parere superiori. Comunque promosso a pieni di voti, il podio non glielo toglie nessuno.

Il Volo: a me non piacciono, è gusto personale. Lo so sono bravissimi e probabilmente meritano il successo che hanno ma non ce la faccio ad ascoltarli, a guardarli esibirsi. “Musica che resta” sarà il brano più venduto, "streammato", me lo auguro per loro, ma non avrà mai un posto nella mia playlist.

Arisa: è sempre un piacere vederla sul palco dell’Ariston e devo dire che ci sta anche molto bene. “Mi sento bene” non è la canzone che tutti ci aspettavamo da lei. Non è la canzone che emoziona, la canzone strappalacrime.  È stata un’inversione di rotta, apprezzo il suo “coraggio” nel portare questo cambiamento sul palco. Probabilmente non salirà sul podio e forse non entrerà neanche tra i primi 5, ma penso che nemmeno la stessa Arisa abbia riposto tante aspettative su un brano musicale si, ma comunque al di sotto delle aspettative.

Nek, Renga: li ho messi insieme perché penso più o meno le stesse cose di entrambi. Penso che non abbiano deluso le aspettative e siano rimasti su standard tipici delle loro canzoni. Non ci aspettavamo qualcosa di diverso da loro. Sempre belli e bravi.

Irama: ho cominciato ad apprezzarlo nella scorsa edizione di “Amici” da cui è uscito vincitore. Ha sempre portato sul palco più di una semplice canzone, più di una semplice esibizione. È quello che ha continuato a fare al Festival, presentandosi con “La ragazza col cuore di latta” e raccontandola come lui sa fare. Mi piace lui, mi piace la sua canzone ma non so se sia da podio. Forse manca qualcosa.

Boomdabash: premetto che adoro questa band e le loro canzoni. Riascoltando questa mattina “Per un milione” ho potuto apprezzarla maggiormente rispetto a quanto l’abbia fatto ieri sera. È stata l’unica canzone che riascoltandola mi ha portato a risentirla.L’ho risentita tre volte consecutive per l’esattezza. Mi auguro ogni bene per questi ragazzi e che questa canzoni passi molto in radio fino a portarcela tutta l’estate.

Enrico Nigiotti: lo ricordo ancora quando partecipò ad “Amici”, ne ha fatta di strada. Eppure a me piaceva già allora, mi piaceva il suo animo ribelle e la sua vena rock. Adesso è maturato, è un vero artista. Spero possa crescere ancora. “Nonno Hollywood” è la canzone. La canzone più tipicamente sanremese di questa edizione, però non lo dico con accezione negativa, attenzione, a me piace. Mi piace il testo e il suo modo di interpretarlo. E poi mi emoziona, cosa farci quando si tratta di nonni il cuore non regge. Bravo, mi piacerebbe vederlo tra i primi cinque.

Infine vorrei parlare della regina di questa edizione: Loredana Bertè. Ha portato sul palco “Cosa ti aspetti da me” una canzone che è una bomba. L’interpretazione è stata forte ed è arrivata dritta come un pugno.  Molti, moltissimi giovani aspiranti artisti dovrebbero guardare e ammirare chi artista lo è per davvero. Penso che lei più di tutti meriti la vittoria per la straordinaria carriera e per la persona che è. Lei, la sua vita, sono un esempio per tutti noi. Lo dico senza peli sulla lingua, spero che la sessantanovesima edizione del festival di Sanremo venga vinta da Loredana Bertè, io tifo per lei.

Per tutti gli altri non ho una menzione particolare, ho preferito parlare di chi nel bene e nel male mi ha colpito maggiormente. Spero che guardando le altre puntate possa poi scrivere con piacere quello che penso anche sugli altri artisti. Ci tengo a precisare che tutto quello che scrivo è solo frutto di un parere personale, condivisibile o meno. Buon Festival a tutti.